Il mercato globale delle criptovalute raggiunge per la prima volta il trilione di dollari
E’ iniziato il 2021 ed è subito boom per le criptovalute. Il Bitcoin, che aveva fatto progressi notevoli già nei mesi novembre e dicembre dello scorso anno, raggiunge quota 41.000 dollari nei primi giorni dell’anno.
Ma la cosa più eclatante, è che in molti, se non gli addetti nel settore, hanno trascurato, è che per la prima volta nella storia, il mercato globale delle criptovalute (il cosiddetto “Coin Market Cap”) ha raggiunto 1 trilione di dollari (una cifra difficile da scrivere per intero e da comprendere, equivalente a circa 821 miliardi di euro).

Un inizio anno sulle montagne russe
Naturalmente, e come ampiamente prevedibile, dopo un aumento del valore di Bitcoin del 400% negli ultimi 12 mesi e di oltre il 30% da inizio anno, era inevitabile un repentino crollo. Che di fatto è avvenuto tra domenica 10 e lunedì 11 gennaio, toccando il livello più basso intorno alle 16:30 del lunedì, poco al di sotto di 31 mila dollari. Un calo di 10.000$ (circa -25%) in meno di 2 giorni, davvero notevole!
Eppure, mentre scrivo, il mercato si sta riprendendo (attualmente siamo intorno ai 36K dollari), dando opportunità tra l’altro, ancora una volta, ad investitori e trader esperti di entrare nuovamente a livelli bassi, intorno ai 31-32K$ (o 25-26K€, per chi preferisse la quotazione in euro).
Non è solo il bitcoin, in quanto, anche Ether (Ethereum) ha avuto un’importante rivalutazione, superando quota 1.300 dollari, per poi crollare fino a 950 dollari, per poi riprendere gradualmente (al momento siamo intorno ai 1.100 dollari), con un calo del -30% che però dopo meno di un giorno è già stato ammorbidito a circa -13%.
Le altre criptovalute e alt-coin hanno seguito questa flessione a ruota, con alcune eccezioni: innanzitutto Ripple (XRP), che però è oggetto di forte speculazione a causa dei controversi avvenimenti delle ultime settimane, con forti timori di un crollo a causa del depennamento da parte di alcuni exchange per quanto riguarda il trading, e delle cause intentate contro la società creatrice del token, per cui sta svolgendo un ruolo a parte che approfondiremo in un articolo specifico, e Stellar Lumens (XLM), che ha sì subito un repentino calo, ma che si è subito ripresa riportandone la quotazione attuale intorno a 0,29 – 0,30$, segno che c’è molto interesse positivo dietro questo promettente token e al suo sistema innovativo per i pagamenti ultraveloci.
Ma, ancora una volta, il punto più importante è che, oltrepassata la soglia “psicologica” del trilione di dollari, c’è già chi sta puntando alla soglia dei 10 trilioni.
Cosa significa tutto ciò, dove si vuole arrivare e soprattutto quale saranno gli impatti sull’economia?

Le previsioni sull’economia globale
Difficile fare previsioni in un mercato in costante cambiamento e in una situazione di forte volatilità che non è certo attrattiva per futuri risparmiatori. Una cosa però è certa: l’interesse sempre crescente degli ultimi mesi riguardo il mercato delle criptovalute, in particolare di Bitcoin ed Ether, e il sempre più concreto contributo da parte di banche, istituzioni e grossi investitori, ha portato questo mercato a crescere a un ritmo impressionante, mai visto prima.
Nemmeno durante il famoso rally del 2017, a cui è seguito l’altrettanto famoso crollo avvenuto nel 2018, si sono visti questi numeri. Il mercato ha avuto un’accelerazione pazzesca e tra i primi di dicembre e i primi di gennaio si è verificata una vera e propria corsa all’oro digitale, e, per alcuni aspetti, una certa FOMO (dall’inglese “Fear Of Missing Out”, letteralmente paura di restarne fuori, o di perdere l’opportunità), facilitata anche dall’improvvisa attenzione dedicata dai media durante questo periodo, salvo poi naturalmente ricoprire il proprio ruolo preferito, ovvero terrorizzare il mondo intero in prossimità dell’inevitabile ritracciamento, con messaggi minatori e scoraggianti del tipo “investendo in Bitcoin potete anche perdere tutto”.
In realtà, sappiamo benissimo che non è così, anzi: chi ha un po’ di esperienza in questo campo (soprattutto che ha avuto la “fortuna” di farsi le ossa nel 2018, e oggi ha le spalle belle larghe), si tratta solo di naturali e logiche dinamiche di mercato delle quali l’investitore esperto non ha paura, anzi: è proprio da queste situazioni che banche, grossi investitori e trader esperti (a parte chi lavora su bassi timeframe, che guadagna sempre a prescindere) traggono maggior profitto. Se non ci fossero questi ribaltamenti e improvvisi cambi di fronte, oppure se il mercato salisse sempre o si fermasse improvvisamente, stabilizzandosi ad un certo livello, non ci sarebbero certo le stesse opportunità di guadagno grazie alla volatilità dei mercati.
Va anche considerato un altro aspetto, che è quello della natura limitata del bitcoin: per protocollo infatti, il numero dei BTC disponibili, e di conseguenza circolanti, è limitato. Attualmente in circolazione ci sono circa 18,6 milioni di BTC, a fronte di un massimo teorico di 21 milioni, ben l’88,50% della quantità disponibile. Una volta che saranno esauriti, ma sicuramente già da prima, il loro prezzo schizzerà alle stelle, e si dovrà ripiegare su altri token, magari scambiandoli con i bitcoin in proprio possesso. Un esempio di token che è già molto vicina al raggiungimento della soglia massima, in realtà uno stable token, cioè dal valore fisso e in questo caso legato al valore del dollaro, è il TETHER (USDT), che ha raggiunto il 98% di capitalizzazione con 25 miliardi di token circolanti.
Dunque, difficile prevedere cosa ci riserverà il futuro, se e quando il Bitcoin raggiungerà il valore tanto atteso di 100.000$ o se e quando il mercato delle criptovalute raggiungerà i 10 trilioni. Una cosa è certa: di fronte a quello che è successo negli ultimi 2-3 mesi, è sotto agli occhi di tutti che in questo mondo tutto è possibile. E che probabilmente, entrambi i target prima o poi saranno raggiunti. La domanda se tutto ciò si verificherà o meno non dovrebbe nemmeno essere in discussione, ma piuttosto ci si dovrebbe domandare: “quando tutto ciò avverrà”? Una domanda a cui è davvero difficile rispondere. L’unica cosa che veramente auguriamo è che, quando i tempi saranno maturi, noi saremo qui per raccontarvelo.
Sono d’accordo sulla questione del “cavalcare l’onda” di un avvenimento così imponente e sconosciuto. Difatti, il vantaggio che ne trarranno, diciamo i primi “utilizzatori massicci” delle tecnologie a base Blockchain , sarà proprio quello di aver anticipato i tempi.
Dunque ben venga la formazione/informazione su questo bellissimo argomento.
Complimenti per l’articolo Ivan.
Nito Ferri
Imprenditori Digitali Sostenibili
Ottimo Nito.. io ed Evoluzione Digitale siamo a disposizione per fare tutto il possibile per aiutare tutti, dal professionista all’imprenditore, all’azienda al neofita che non ha mai aperto un wallet o effettuato una sola transazione nel mondo delle crypto.. il progetto è nato appunto per diffondere la conoscenza ed aiutare tutti, ma proprio TUTTI.. anche chi parte da zero.. perché quando si è consigliati da una guida esperta le competenze non sono un problema.. quello che serve è soltanto la voglia di fare e di imparare!